IO SONO ETERNA ESSENZA

1. Anima = sentimento = AMORE e/o ODIO

2. Spirito = voce= il SUONO PENSIERO se connessi al divino

3. Corpo = involucro = la SCATOLA

Una piccola traccia per favorire domande, ricerca, riflessione, introspezione…

Pochi passi per un GRANDE INVITO all’ esplorazione e all’investigazione del SÉ…la più amorevole e benevola CHIAMATA che si possa percepire…recepire…

(Bibbia, Steiner, Saint Germain)

Corpo, anima, spirito – le differenze

Nel corso dei secoli, per il pensiero comune, anima e spirito sono divenuti termini sinonimi, ma nella Bibbia non è così. Generalmente si ritiene che l’anima (o lo spirito) è quella parte dell’uomo che è immortale, che sopravvive al decesso fisico. Questa idea è stata supportata a livello filosofico per screditare la concezione cristiana dell’immortalità, in realtà vedremo che il linguaggio della Scrittura ci testimonia tre realtà diverse parlando di corpo, anima e spirito. Ci serviremo per capire meglio di tre versetti biblici: Genesi 2,7; Luca 1,46-47; Ebrei 4,12.

Nel corso dei secoli, per il pensiero comune, anima e spirito sono divenuti termini sinonimi, ma nella Bibbia non è così. Generalmente si ritiene che l’anima (o lo spirito) è quella parte dell’uomo che è immortale, che sopravvive al decesso fisico. Questa idea è stata supportata a livello filosofico per screditare la concezione cristiana dell’immortalità, in realtà vedremo che il linguaggio della Scrittura ci testimonia tre realtà diverse parlando di corpo, anima e spirito. Ci serviremo per capire meglio di tre versetti biblici: Genesi 2,7; Luca 1,46-47; Ebrei 4,12.

San Paolo parla nelle sue lettere di anima e spirito, come se si trattasse di due componenti diverse dell’uomo. In realtà, non solo Paolo, ma anche altre parti della Scrittura parlano di anima e spirito come concetti completamente diversi, senza confondere però lo spirito con lo Spirito Santo (che è la Terza Persona del Dio Trino). Questa differenza era nota alla teologia e alla tradizione ebraica ed è stata trasmessa, naturalmente, a quella cristiana attraverso gli apostoli.

o In ebraico, anima si dice nefesh (נפש) e spirito si dice ruach (רוח).

o In greco, anima si dice psyché (ψυχή) e spirito si dice pnèuma (πνεύμα).

Genesi 2,7 – “…allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente”.

Quando Dio crea Adamo, pone in lui qualcosa che le altre creature non hanno. Solo dell’uomo infatti è scritto che Dio soffiò un alito di vita, mentre degli altri animali, che pure sono esseri viventi, è scritto semplicemente che furono creati. L’uomo ha una predilezione dal Signore, poiché è fatto ad immagine del Figlio.

Il testo dei Settanta rende meglio il concetto. L’alito di vita che Dio soffia nell’uomo non è l’anima, ma lo spirito, perché è scritto che l’uomo divenne un essere vivente, ma più correttamente è scritto che divenne un’anima vivente. Quel soffio di vita è ciò che rende l’anima dell’uomo vivente, ma non vivente nel senso biologico, bensì nel senso di immortale. Non a caso ruach (in ebraico) e pnèuma (in greco), le parole per indicare lo spirito, sono anche sinonimi di soffio, vento. Dio aveva creato l’uomo già con corpo ed anima, ma è lo spirito che lo rende vivente. In particolar modo, rende l’anima vivente.

Cosa è allora l’anima? E’ la mente dell’uomo, ma non solo, è ciò che rende gli esseri appunto “animati”. Anche gli animali in questo senso hanno l’anima: da qui la parola anima-li. Ma solo l’uomo ha lo spirito, solo l’uomo è reso vivente, cioè immortale. “Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi” (Matteo 22,32).

Luca 1, 46-47 – “Allora Maria disse: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”.

All’inizio del Magnificat, Maria pone una differenza tra anima e spirito. E’ scritto che l’anima magnifica il Signore, mentre lo spirito esulta in Lui. Sono due azioni differenti nella loro natura.

Magnificare significa lodare, è quindi un atto razionale (mente), mentre esultare significa gioire, è quindi un atto emotivo (spirito). Maria ci insegna che Dio va adorato in entrambi i modi, confermando quanto indicato nel Decalogo: “Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze” (Deuteronomio 6,5). Qui lo spirito, la componente emotiva ed immortale dell’uomo, è indicato con la parola simbolica cuore, ma è appunto differenziato dall’anima.

Ebrei 4,12 – “Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.

La differenza tra anima e spirito è resa ancor più evidente in questo versetto. L’autore della lettera agli ebrei scrive addirittura che anima e spirito sono separati in un punto. Effettivamente è così: la psiche (anima, o mente) ha sede nel cervello, ha quindi una sede fisica, è responsabile della componente umana razionale, ma c’è un punto di divisione, scientificamente insondabile, fisicamente non percepibile, che separa ed allo stesso tempo unisce l’anima allo spirito, che rappresenta la parte più emotiva ed “irrazionale” di noi.

Amore logico, amore illogico

Nel Dio trino non c’è una “anima santa”, ma lo Spirito Santo, che unisce in relazione di amore il Padre e il Figlio ed unisce Dio allo spirito dell’uomo. Effettivamente Dio è Amore (1Gv 4,8). Dobbiamo dunque imparare da Dio, “che è mite ed umile di cuore”, cioè di spirito, imparare ad avere più relazioni di spirito (emozionali, di cuore), piuttosto che di anima (razionali, di testa). Dopotutto, che cosa è necessario per essere santi, per amare i nemici e i propri persecutori, se non un amore folle, esagerato, ma non illogico, lo stesso che Gesù Cristo manifestò sulla Croce perdonando i Suoi carnefici?

Ribadisco: l’amore non deve essere illogico, quando cioè scade nel buonismo, secondo cui tutto è buono e tutto è concesso. L’anima, la mente, la psyché deve essere la sentinella del nostro cuore. La Carità deve avere fondamenta sull’umiltà, ma avere come appoggio lo zelo. La prima cosa da amare è la Verità. Chi ama la Verità ama Dio. Chi ama la Verità senza scendere a compromessi, è veramente libero

PROVERBI

Proverbi 1

1 Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d’Israele,2 per conoscere la sapienza e la disciplina, per capire i detti profondi,3 per acquistare un’istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine,4 per dare agli inesperti l’accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione.5 Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l’uomo accorto acquisterà il dono del consiglio,6 per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi.7 Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.8 Ascolta, figlio mio, l’istruzione di tuo padre e non disprezzare l’insegnamento di tua madre,9 perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo.10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire!

11 Se ti dicono: «Vieni con noi,complottiamo per spargere sangue,insidiamo impunemente l’innocente,12 inghiottiamoli vivi come gli inferi,interi, come coloro che scendon nella fossa;13 troveremo ogni specie di beni preziosi,

riempiremo di bottino le nostre case;14 tu getterai la sorte insieme con noi,

una sola borsa avremo in comune»,15 figlio mio, non andare per la loro strada,

tieni lontano il piede dai loro sentieri!16 I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue.17 Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli.18 Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi.19 Tale è la fine di chi si dà alla rapina;

la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.20 La Sapienza grida per le strade,nelle piazze fa udire la voce;21 dall’alto delle mura essa chiama,

pronunzia i suoi detti alle porte della città:22 «Fino a quando, o inesperti, amerete l’inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza? 23 Volgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole.24 Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione;

25 avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto;

26 anch’io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,27 quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore,

quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l’angoscia e la tribolazione.28 Allora mi invocheranno, ma io non risponderò,mi cercheranno, ma non mi troveranno.29 Poiché hanno odiato la sapienza

e non hanno amato il timore del Signore;30 non hanno accettato il mio consiglioe hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;31 mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni.32 Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire; ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male».

Proverbi 2

1Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti, 2tendendo il tuo orecchio alla sapienza,inclinando il tuo cuore alla prudenza,3 se appunto invocherai l’intelligenza e chiamerai la saggezza,4 se la ricercherai come l’argento e per essa scaverai come per i tesori,5 allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio,6 perché il Signore dà la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza.7 Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,8 vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici.9 Allora comprenderai l’equità e la giustizia,e la rettitudine con tutte le vie del bene,10 perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo.11 La riflessione ti custodirà e l’intelligenza veglierà su di te,12 per salvarti dalla via del male, dall’uomo che parla di propositi perversi,13 da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre,14 che godono nel fare il male, gioiscono dei loro propositi perversi;15 i cui sentieri sono tortuosi e le cui strade sono oblique,16 per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti,17 che abbandona il compagno della sua giovinezza e dimentica l’alleanza con il suo Dio.18 La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.19 Quanti vanno da lei non fanno ritorno,non raggiungono i sentieri della vita.20 Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni e ti atterrai ai sentieri dei giusti,21 perché gli uomini retti abiteranno nel paese e gli integri vi resteranno,22 ma i malvagi saranno sterminati dalla terra,gli infedeli ne saranno strappati.

Corpo, Anima e Spirito… che cosa sono esattamente? Secondo Steiner, sono le tre componenti fondamentali dell’uomo incarnato sulla Terra.

Rudolf Steiner: corpo, anima e spirito

Secondo Steiner, sono le tre componenti fondamentali dell’uomo incarnato sulla Terra.

Nel nostro mondo occidentale sappiamo o crediamo di sapere molto riguardo al nostro corpo. La scienza moderna lo ha ormai analizzato e descritto fin nei minimi dettagli e possiamo quindi dire di conoscerne bene il funzionamento.Tuttavia, la nostra scienza sembra identificare nel solo corpo fisico l’intera Entità Umana, come se tutto, dai pensieri, alle sensazioni, alle impressioni interiori, fosse contenuto e fosse dovuto alla natura e alle componenti del corpo fisico. La conoscenza derivata dalla ricerca spirituale naturalmente non la pensa così, e ci dice che insieme al corpo vivono ed operano anche l’anima e lo spirito. Ma che cosa sono esattamente l’anima e lo spirito, e che rapporto hanno con il corpo? Il corpo, l’anima e lo spirito sono, secondo Steiner, le tre componenti fondamentali dell’uomo incarnato sulla Terra.   Il corpo, è quella componente che ci permette di percepire sul piano di esistenza fisico. Attraverso il corpo, possiamo metterci in relazione con il mondo fisico che, non dimentichiamolo, è soltanto uno dei tanti possibili, ed è quello che sperimentiamo quando siamo qui sulla Terra.

 Il corpo è quindi uno strumento, un mezzo, attraverso il quale è possibile fare un certo tipo di esperienze, quelle relative a questo specifico piano esistenziale, tilizzando i cinque sensi ordinari che tutti conosciamo. Grazie al corpo percepiamo colori, forme, sapori, odori e tutto ciò che è ricavabile dagli oggetti e dalle esperienze.

L’anima è quella componente tramite la quale l’entità umana ricava impressioni dalle esperienze che fa attraverso il corpo. Ognuno di noi, in altre parole, vede, sente, tocca, annusa e assapora, e da queste esperienze ricava impressioni che possono essere di piacere o dolore, gioia o disperazione, attrazione o repulsione e via di seguito. Attraverso l’anima, le cose che percepiamo con i sensi corporei acquistano per noi un certo significato, una valenza. L’anima valuta le esperienze e gli oggetti percepiti dal corpo in base a ciò che quelle esperienze e quegli oggetti determinano come impressione. Una cosa che imprime un sentimento di piacere, di gioia o di attrazione avrà per noi un certo valore, un’altra cosa che imprime un sentimento di dolore, disperazione o repulsione, ne avrà un altro ovviamente completamente diverso.

Lo spirito è invece quella componente attraverso la quale abbiamo la possibilità di comprendere il significato intrinseco delle cose, indipendentemente dall’impressione che esse determinano nella nostra anima. Un oggetto o una esperienza non viene valutata dallo spirito in base al fatto che questa ci sia piaciuta o no, ma in base al significato che ha per se stessa nell’ordine naturale delle cose, in modo del tutto distaccato e imparziale. Alla componente spirituale è strettamente connessa l’attività di pensiero, perché è attraverso questa che possiamo comprendere, attraverso il ragionamento, il significato intrinseco delle cose.

Prendiamo, un’esperienza qualsiasi, e vediamo come questa viene interpretata dalle tre componenti fondamentali dell’essere umano incarnato.

Attraverso il corpo, noi possiamo toccare una pianta con le spine, e pungerci. Il corpo quindi ci permette semplicemente di fare quel tipo di esperienza. Senza il corpo, questo non sarebbe possibile.

Attraverso l’anima ricaviamo l’impressione di dolore causata dalla puntura. Quella pianta con le spine viene quindi valutata dall’anima come una cosa che ha destato un’impressione dolorosa, attivando di conseguenza una reazione di repulsione, quello è il significato che l’anima dà alla pianta con le spine, e quello è il valore che quell’oggetto ha per noi.

Attraverso lo spirito e quindi il lavoro di pensiero, possiamo disinteressarci del tutto dell’impressione, in questo caso dolorosa, che quella pianta ha determinato in noi, ma abbiamo la possibilità di capire che valore ha quella pianta per se stessa nell’ordine naturale delle cose. Possiamo quindi analizzarla nei dettagli, capire perché è fatta in un certo modo, che ruolo occupa nell’ambito del mondo vegetale, che funzione ha rispetto all’ordine cosmico e molto altro ancora. Il fatto che una sua spina ci abbia punto causandoci dolore non ha alcuna importanza, per lo spirito.

da IO SONO di Saint Germain

O voi che leggete e la cui Anima comprende, siate benedetti e il lavoro che dovete compiere sia dinanzi a voi. Ma voi che ancora dubitate, mentre la vostra personalità trema di paura, man mano che la luce filtra attraverso il vostro intelletto annebbiato, voi pure parteciperete presto alle mie benedizioni, poiché io vi preparo rapidamente alla gioia che vi aspetta. Ma tutti voi che comprenderete, e voi che temete, sappiate che anche ora io manifesto il mio volere attraverso di voi, e che il tempo verrà certamente in cui non conoscerete altra volontà che la mia e in cui tutte le cose che voi vorrete saranno.

Ma questo accadrà solo quando voi stessi sarete divenuti Uno con me; finché non rimarrà nella vostra personalità nulla che possa attirare da altri il minimo pensiero o sentimento disarmonico, per un vostro atto o una vostra parola. Voi procederete allora spargendo benedizioni intorno a voi. Dovunque andrete la Mia Luce e il mio amore irradieranno intorno a voi, creando Pace, Concordia, Unità. Ma la cosa migliore, benché naturale allorché potrete comprenderlo, è che tutti saranno migliori e più felici per il fatto che voi siete apparsi nella loro vita. Poiché l’Io sono in essi, che mentre sono ancora nella carne ha trovato e sentito dentro di voi un vero tramite impersonale d’espressione, sente quindi, benché la personalità loro ne sia inconscia, lo splendore e la santità della mia Vita Impersonale. IO SONO l’Unigenito che procede dal Padre e dalla Vergine Madre, Eterna, Genitrice, Matrice dell’Universo. Dimoro nel cuore, nell’intimo più recondito di tutte le cose manifestate. Di coloro che discutono, IO SONO l’argomento.