Messaggio alle Forze dell’Ordine

Messaggio alle Forze dell’Ordine: questo è un messaggio da parte di alcuni uomini che desiderano risvegliare la coscienza della gente che indossa una divisa, un messaggio aperto per la POLIZIA, I MILITARI, e tutti gli uomini e le donne arruolati in qualsiasi ramo delle FORZE ARMATE del GOVERNO. Se fai parte di una di queste ORGANIZZAZIONI stiamo parlando con te, ascoltaci.

MESSAGGIO ALLE FORZE DELL’ORDINE

So che tu, come molti, probabilmente indossi l’uniforme perché ami il tuo paese, perché credi in quello che l’Uniforme rappresenta e che onestamente il tuo scopo è servire e proteggere la nazione e i cittadini, ma so anche che nel profondo, sai che c’è qualcosa di tremendamente sbagliato.

Hai assistito, come ognuno di noi, a politici eletti dal popolo e non, fare a pezzi la costituzione e la legalità, pezzo dopo pezzo.
Hai assistito all’espansione esplosiva e preoccupante dei sistemi di sorveglianza, come fossimo rinchiusi in una prigione invisibile, che ci considera tutti i delinquenti da controllare, nessuno escluso.

Hai assistito, come mai prima d’ora, al dilagare della corruzione e dell’indifferenza da parte di chi dovrebbe gestire il paese, nonché dalla loro spaventosa e pericolosa incapacità di risolvere i problemi. Io capisco che affrontare la realtà e rendersi
conto delle conseguenze di quello che stiamo assistendo significa ammettere che sei stato ingannato e cosa ancora più pesante da accettare, che stai lavorando per dei criminali.

Io non ti invidi affatto, so che la tua posizione è difficilissima, so che il tuo lavoro consiste nell’eseguire gli ordini, so che magari hai una famiglia cui badare, conti da pagare e so che se provi ad opporti potresti perdere tutto. Detto ciò hai bisogno di capire che continuare a sottomettersi a ordini immorali e anticostituzionali non ti proteggerà da quello che sta per accadere.

Oggi potresti dire a te stesso, ok mi piegherò ancora questa volta, eseguirò quest’ultimo ordine, poi basta. E ti riprometti di spostare il limite di quello che sei disposto ad accettare un po’ più in la, proponendoti di dire basta un domani, ma nella realtà sai bene che è già superato quel limite molto tempo fa.

Stai supportando la parte sbagliata della storia.

Proprio oggi, ora, stai partecipando attivamente alla distruzione di questa Nazione, difendendo chi calpesta i nostri diritti, i tuoi diritti, i diritti dei tuoi figli, dei tuoi genitori, dei tuoi nipoti. Tu sei il soldato di una AZIENDA PRIVATA di criminali. Sei il servitore di uno STATO DI POLIZIA che si sta velocemente espandendo, non solo in ITALIA, ma in tutti i paesi dove la gente protesta perché vedono la democrazia demolita, giorno dopo giorno, i governi hanno una risposta sola, la repressione, la violenza e si servono di PERSONE come te per attuarla.

Tu, hai il potere di scegliere, non ti sto dicendo questo per condannarti. Ti sto dicendo questo perché noi, il popolo, abbiamo disperatamente bisogno che tu ti opponga.

Abbiamo il disperato bisogno che tu riprenda il coraggio di affrontare il tuo superiore e dirgli:  “No, non lo farò, questo non è
giusto, non obbedirò a quest’ordine perché è illegittimo”.

Non c’è onore in quello che ti ordinano di fare.

Chiediti perché, se il governo è legittimo ed è la rappresentazione del volere del popolo, lo controllano così disperatamente e se protestano, ti chiedono di farlo tacere?

Tu hai giurato di servire la costituzione e di proteggerla da qualsiasi attacco nemico, esterno o di interno.

È il tempo di onorare questo giuramento, veramente, questa volta.

Parlane con i tuoi colleghi, abbiamo bisogno di te, pensaci.


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Carabinieri Abuso di Potere a Baronissi

Carabinieri Abuso di Potere a Baronissi: terra italica 29 marzo 2024, il Popolo testimone in diretta zoom al fianco di donna viva anna senatore dei di nardo laurito. Rispettivamente le Persone Umane: Alberto Colella FACENTE FUNZIONE Lgt. c.s. e Roberto Scalese FACENTE FUNZIONE V. Brig., CARABINIERI della LEGIONE CARABINIERI DI BARONISSI (Via Allende Salvador, 36, 84081 BARONISSI (SA) – CAMPANIA), alle 7:30 circa del 29 marzo 2024, decidono di introdursi presso la dimora custodita da donna viva anna senatore e della madre, che dichiarava ripetutamente nel corso degli eventi di non stare bene.

CARABINIERI ABUSO DI POTERE A BARONISSI

Il presunto mandato di perquisizione in possesso dei CARABINIERI, non fu dato da leggere ad anna, nemmeno dopo svariate richieste della stessa, nonostante ciò hanno preteso di entrare, promettendo che glielo avrebbero fatto leggere una volta dentro; fatto mai accaduto.

Come potete notare dai video sopra e sapendo che non hanno presentato un mandato valido per perquisire quella casa custodita da donna viva, in Legge Naturale, Supra Giurisdizionale, è palese l’agire dei CARABINIERI in FLAGRANZA di REATO:

  • DOLO,
  • MENZOGNA,
  • FRODE,
  • COERCIZIONE,
  • VIOLENZA PRIVATA,
  • VIOLENZA PSICOLOGICA,
  • INVASIONE DI TERRITORIO.

I CARABINIERI cercavano di estorcere la firma su di un verbale indirizzato alla FINZIONE GIURIDICA SENATORE ANNA, (fatto mai esistito generalmente riconosciuto), in evidente INGANNO e ABUSO DI POTERE, nel quale si giustificherebbe l’azione di sequestro del registratore delle immagini delle telecamere di sicurezza posta all’esterno della dimora di Baronissi di cui una parte custodita da donna viva anna senatore. I CARABINIERI si ritiravano con un nulla di fatto

Le immagini della telecamera erano state visionate dagli esecutori di ordini il 19 marzo 2024 che si erano già presentati. Il 29 marzo 2024, col Popolo testimone in registrazione zoom, la Persona Umana Alberto Colella FACENTE FUNZIONE Lgt. c.s. e la Persona Umana Roberto Scalese FACENTE FUNZIONE V. Brig., CARABINIERI della LEGIONE CARABINIERI CAMPANIA STAZIONE DI BARONISSI di FATTO dichiarano il FALSO, dicendo di non essersi resi conto, il 19 marzo 2024, della presenza delle telecamere.

Tale verbale infatti, secondo gli esecutori di ordini, prevede la perquisizione della abitazione e della PERSONA SENATORE ANNA. Il 19 marzo invece si introducevano con l’ inganno anche in quella della madre, (non inclusa nel mandato), di donna viva anna senatore che nulla ha a che fare con quanto disposto nel verbale che proveniva dalla Persona Umana Stefano Celli, FACENTE FUNZIONE SOSTITUTO PROCURATORE della REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI RIMINI. lo stesso soggetto che era presente presso il TRIBUNALE DI RIMINI il 18 marzo 2024.

Davanti al Popolo testimone in diretta video, verso l’ora di pranzo del 29 marzo 2023 i CARABINIERI tornavano presso la dimora, comprensiva di due ingressi separati e in due vie differenti, custodita dalle due donne.

Nel video si ha testimonianza del metodo usato per estorcere una firma alla mamma di donna viva anna senatore che non si è neppure resa conto di aver riconosciuto l’inesistente FINZIONE GIURIDICA in un secondo verbale che nulla aveva a che fare con il sequestro del registratore.

Donna viva anna senatore ha fermamente negato il consenso agli esecutori di ordini e alla madre ad apporre la propria firma se non prima di aver letto con attenzione le carte che i CARABINIERI le sottoponevano inducendola con metodi subdoli e coercitivi degni del REGIME che rappresentano.

La madre, credendo di liberarsi dei CARABINIERI ha di FATTO messo la firma su DICHIARAZIONI FALSE emesse in FRODE sotto pena di SPERGIURO di fronte all’unica vigente Legge Naturale e ai depositi di OPPT1776 UCC FILIGNS.

Il fatto interessante inizia dal minuto 1h e 15 minuti.

Tutto ciò si traduce in un medesimo disegno criminoso che attesta la responsabilità personale illimitata dei degli Uomini CARABINIERI e della COMPLICITÀ accordata, non solo alla Persona Umana Stefano Celli, ma anche alla POLIZIA GIUDIZIARIA della COMPAGNIA CARABINIERI DI RICCIONE.

Il 29 marzo 2024 si aggiunge, di fronte al Popolo testimone, l’ulteriore FALSA dichiarazione; nel verbale dei CARABINIERI DELLA LEGIONE COMPAGNIA CAMPANIA STAZIONE DI BARONISSI è segnalata la presenza di un’agente donna che non è mai comparsa nella dimora delle due donne, ne il 19 ne il 29 marzo 2024.

Le accuse rivolte alla FINZIONE GIURIDICA SENATORE ANNA provengono dalla vicenda della donna viva daniela righetti del 18 marzo 2024; i reati del preteso verbale proveniente dalla Persona Umana Stefano Celli, FACENTE FUNZIONE SOSTITUTO PROCURATORE della REPUBBLICA DEL TRIBUNALE DI RIMINI.


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