Rivelazione di un POLIZIOTTO inconsapevole 2: Il seguito di una storia che sembra inventata. E forse lo è. Ma i concetti sono fin troppo reali. Il dubbio lo divora, la paura cresce. E quando scopre di aver servito una CORPORAZIONE e non lo Stato, tutto cambia. Non si torna indietro.

Rivelazione di un POLIZIOTTO inconsapevole 2 | Il dubbio mi travolge: paura, silenzio e prime domande

Una settimana dopo il fermo di quella donna che poi era stata portata via col suo bambino dai colleghi della Polizia Stradale, io e mia moglie Maria avevamo raccolto abbastanza materiale in merito alla Frode del Nome Legale, da farmi tremare i polsi.

Al lavoro non dissi nulla, perché avevo paura; sì, lo ammetto… avevo paura di venire deriso, giudicato, frainteso, schernito e/o che ne so io… magari anche identificato come membro di una setta… si sa mai!! Con Maria ci siamo resi conto che in rete gira tanto di quel materiale fasullo, denigratorio e tendenzioso in merito all’argomento OPPT1776 e in particolare al Popolo della Nazione del Noi è… e conoscendo il livello di preparazione dei colleghi, non c’era certo da sperare che sapessero la Verità e avessero gli strumenti per capire. Sapevo che era così, perché io stesso avrei scartato tutto fino a pochi giorni prima.

Paura e disciplina: la gabbia invisibile

Avevo paura di venire anche punito, se avessi esternato troppo il mio disappunto e i miei dubbi in merito a quello che stavo scoprendo, perché conosco bene le dinamiche interne del COMANDO; io sono sempre stato, forse, uno degli elementi meno problematici in termini disciplinari, ma sapevo che se “si sgarra” le punizioni non tardano ad arrivare, seppure camuffate da ordini di servizio “particolari”, o simili. In giro c’è di tutto e non ero sicuro che i miei colleghi, e tantoméno i COMANDANTI, avrebbero capito e accolto le Verità che stavo scoprendo.

Capivo che c’era un’esigenza estrema di indagare da parte mia, di andare a fondo alla questione, ma viste le implicazioni in termini di “interessi economici” e di comodo, come al solito, inizialmente ho preferito mantenere il mio usuale profilo basso; in via prudenziale mi sono comportato come ero abituato a fare di fronte a problemi più grandi di me.

Forse, in passato sono anche stato menefreghista per molti versi, e ho finto spesso di “non vedere“, di “non sapere” quando si presentavano situazioni interne “scomode”, ma questa volta qualche cosa mi spingeva ad andare avanti per rendermi conto meglio di che cosa sta succedendo.

Un bambino, una donna, un risveglio irreversibile

Non so, sarà stato il pianto di quel bambino, o il fatto che quella donna che hanno portato via i Poliziotti, adesso sapevo che non aveva fatto nulla di male; trovavo profondamente ingiusto quello che le ho fatto vivere. O forse ero io che mi sentivo offeso, profondamente preso in giro. Tutti i sacrifici di una vita, miei, ma anche quelli di Maria e dei miei genitori, dei miei nonni… tutti, tutti quanti truffati e schiavizzati da tempo e a nostra insaputa!! E dentro di me, avevo anche paura di venire trattato come quella donna, in fondo, in fondo. Non ero pronto…

Che cosa avrebbe detto la gente?! Con che faccia mi sarei presentato in pubblico, se una scena come quella avessi dovuto viverla io?! Eppure, tutto questo era profondamente ingiusto! Lei non aveva fatto nulla di male, se non dire la Verità e comportarsi di conseguenza. Ma era pericoloso. E lei, quella donna, era decisamente più coraggiosa di me in quel momento, senza dubbio…e lo capivo. Mi sentivo un vile.

Il dubbio: alleato scomodo, ma necessario

Il mio alleato all’inizio fu il dubbio. E dal dubbio nacque la diffidenza, in particolare nei confronti di chi mi stava dando degli ordini da anni. Possibile che nemmeno loro, i superiori, non sapessero nulla di questa faccenda??!! E la cosa peggiore era che io stesso mi sentivo la coscienza sporca; non mi era mai successo prima. Ho sempre pensato di essere dalla parte giusta, dalla parte della Legge; ma quale Legge?! Ho sempre pensato che sono io quello che deve fare rispettare le regole, che deve raddrizzare le schiene storte.

poliziotto con manette

ligio e integerrimo

E adesso? Adesso vengo a sapere che molto probabilmente io sono complice di una cricca internazionale di criminali… e non di criminali qualunque, ma di criminali della peggior specie!! Della criminalità internazionale, di quelli che adottano e manovrano un sistema schiavistico planetario; la tratta dei bambini, la tratta degli schiavi, il giro della droga, il traffico d’armi

Io!! proprio io!! Complice!!!

Quando ti accorgi che forse hai SERVITO il nemico

Ma come è potuto accadere che io finissi a SERVIRE proprio al soldo di questi schifosi?!! Mi sentivo impotente! Non avevo ancora tutte le informazioni, tutti gli elementi; dovevo approfondire, capire, cercare altre prove, ma il dubbio si stava ormai mutando in certezza, almeno per alcuni aspetti fondamentali.

Cominciai a mettere in discussione tutta la gerarchia del mio ambiente lavorativo; avevo coltivato qualche dubbio anche in passato, ma poi tendevo a lasciar andare, a non darci troppo peso. Era più comodo e non volevo pensarci; avevo già i miei problemi con la casa, i mutui, gli studi di Andrea, e ultimamente, si faticava ad arrivare a fine mese… e adesso? Cosa è scattato perché io vedessi la realtà in modo diverso?

La realtà si deforma: inizia la frattura interna

Beh… adesso mi tornava in mente la voce di quel bambino che piangeva; in continuazione… e il sorriso tranquillo di quella donna che era stata portata via e che non aveva fatto nulla di illegale; non aveva nemmeno alzato la voce. Era onesta, di questo ero certo, adesso.

Non riuscivo a togliermeli dalla testa. Stavo cominciando a mettere in discussione tutto, più di quanto ero disposto ad ammettere anche con me stesso. E quello che mi logorava più di ogni altra cosa, era il fatto che se tutto ciò che stavo scoprendo era vero, io stesso ero stato truffato, preso in giro, manipolato per anni e anni! Il mio orgoglio si ribellava e cercavo di non pensarci, ma non era facile. Oramai era come un tarlo che mi stava lavorando da dentro.

Dubbio e confusione

il dubbio

E come se non bastasse, mia moglie Maria, guardando i video di barbara banco sul canale YouTube del Noi è, aveva scoperto che in realtà, io non stavo lavorando per un “Ente Pubblico” come avevamo sempre pensato entrambi. Da giovane mi sono spesso vantato di essere un DIPENDENTE pubblico, perché ai miei tempi il famoso “posto fisso” era qualche cosa che molti ti invidiavano. Era la garanzia di poter accedere a una serie di privilegi (economici, ma anche sociali) che solo  gli “statali” possono permettersi.

E adesso ho scoperto che io NON lavoro per “il pubblico”, io NON lavoro per la mia gente, io NON lavoro “per gli altri”, per quelli come me. Sto lavorando per una CORPORAZIONE COMMERCIALE DI DIRITTO PRIVATO, ovvero per UN’AZIENDA, UNA S.P.A.: LA ITALY REPUBLIC OF. La cosa mi sconvolge, perché va contro tutto ciò che io pensavo di sapere fino a ieri in merito al mio lavoro; e anche in merito a me stesso. C’è chi mi usa per fare profitto sulle spalle della gente e io sono complice. Non posso pensarci!!

Lavorare per lo Stato… o per un’azienda privata? La Ricerca in RETE

ricerche notturne al pc

La ricerca in rete

Lei, mia moglie Maria è brava a studiare; le piace leggere e soprattutto è appassionata di libri gialli. Maria qualche giorno fa ha trovato un modo per verificare se quello che abbiamo scoperto in merito alla situazione degli enti “pubblici” è vero; mi ha detto:

Sul Sito del Popolo del Noi è ho scoperto che basta andare su un altro sito dove si possono cercare tutti i numeri che identificano le AZIENDE PRIVATE!! Sì, perché TUTTE LE AZIENDE PRIVATE SONO ISCRITTE A UN ORGANISMO CHE SI CHIAMA SECURITY EXCHANGE COMMISSION (S.E.C.) AMERICANA, istituita nel 1934. OGNI AZIENDA PRIVATA HA UN CODICE DI ISCRIZIONE al REGISTRO della S.E.C. USA, che si chiama DUNS NUMBER. –

Io e Maria abbiamo fatto la verifica, abbiamo trovato i DUNS NUMBER della ITALY REPUBLIC OF, alias REPUBBLICA ITALIANA ovvero di quelli che la gente pensaNO essere gli enti pubblici italiani, e anche quelli dell’ente del quale fa parte il mio COMANDO DI POLIZIA. Ci sono tutti. Sono tutte AZIENDE PRVATE!! 

Le dissi:

Maria, ma allora io lavoro per un’AZIENDA PRIVATA! Se ci fosse qui mio padre che faceva il sindacalista di fabbrica… sì insomma, se fosse ancora vivo mi prenderebbe per i fondelli ad oltranza!! Andava in bestia quando mi vantavo del posto fisso nel “pubblico”! Mi chiamava “poltronaro”, ricordi?

E lei:

Beh, avrebbe poco da prenderti per i fondelli; qui dice che è tutto PRIVATO! Che di pubblico non c’è nulla! Nemmeno i sindacati, di conseguenza. E’ tutto in mano alle CORPORAZIONI COMMERCIALI PRIVATE e che anche tuo padre era stato truffato… fin dalla nascita! Come tutti noi, del resto! Un sindacalista convinto di difendere gli operai… e invece lavora per un sindacato al servizio del CAPITALE…. ha ben poco da ridere!!

Maria aveva ragione; siamo tutti schiavi inconsapevoli, Ingannati, Truffati e Traditi, da tempo.

Fino a sei settimane fa, Maria mi raccontava delle sue letture, ma da quando si è messa a guardare i video di barbara banco e del Popolo del Noi è su OPPT1776, quello che lei scopre mentre sono al lavoro, poi me lo racconta prima di addormentarci. Ebbene, le cose che mi racconta mia moglie sono degne dei più terrificanti thriller, o del più orrendo film horror.

Quindi abbiamo ripreso a non dormire bene, come quando sotto la pandemia ci guardavamo troppi telegiornali. Ma questa volta dormiamo poco perché io stesso, dopo un po’ mi devo alzare dal letto per andare a verificare al computer se Maria mi sta raccontando frottole, o se davvero quello che mi dice è la Verità.

E da un mese a questa parte, faccio le ore piccole, a studiare, a guardare i video su OPPT1776. Proprio così; io che non ho mai letto un libro, sono diventato uno studioso, “uno che vuole capire”. Quello che sto scoprendo è talmente enorme, che non riesco più a smettere di indagare, perché se tutto quello che sto scoprendo è vero (e lo è, perché ho letto le prove!!), significa che io ho buttato un’intera vita lavorativa al servizio di un CARTELLO CRIMINALE. Io, il tutore della Legge!!

Io, il Poliziotto integerrimo e ligio al dovere, tanto affidabile da potergli assegnare qualsiasi matricola e farla diventare altrettanto ligia e integerrima!!

Questa cosa non mi dà pace e la nausea ricomincia a salire!!! Il senso di responsabilità per tutti gli anni passati a credermi e a comportarmi come quel che non sono e in nome di un meccanismo perverso e criminale, stava crescendo e non mi dava pace. Sono stato truffato!! Non potevo fare a meno di sentire quella voce dentro di me che mi ripeteva: “Sei stato truffato, Vincenzo… pesantemente, in modo subdolo e meschino!”

Il primo video che ho voluto vedere di persona dopo il racconto di mia moglie (lei lo ha visto prima di me) è quello dove barbara banco racconta l’origine della Frode del Nome Legale entrando nel dettaglio, facendo ogni passo di spiegazione con dovizia di particolari legali, storici e in merito alle conseguenze concrete sulla mia vita, sulla vita di ogni uomo, o donna e di ogni nuovo nato. Un video chiaro, semplice da capire anche per uno come me che nemmeno guardo i documentari, perché mi fanno venire sonno. Me lo sono visto in tre riprese, dilazionandolo, perché avevo bisogno  di capire e metabolizzare bene.

Pensieri solitari

La scoperta della Verità

La terza sera, quando ho finito di vedere quel video, ho preso su il cane e sono andato a camminare per strada, in piena notte. Ho camminato per ore, senza sapere bene dove andassi. Dovevo pensare. Sono tornato all’alba del giorno dopo, giusto il tempo per fare una doccia, indossare la divisa e andare al lavoro.

Avevo bisogno di digerire tutte quelle informazioni e avrei voluto avere più tempo; avrei voluto prendermi un giorno di malattia, ma in tanti anni di carriera nella Polizia Locale non lo avevo mai fatto. Non avevo mai mentito, non mi ero mai preso un giorno più del necessario, quando non stavo bene. I colleghi mi hanno spesso preso in giro, per questo. E adesso so che avevano ragione!

E’ che per me l’onestà è una questione di principio, inderogabile… e di correttezza, di rispetto per chi mi paga. Sono sempre stato fedele al mio lavoro, fin dai primi giorni e poi, andando avanti con gli anni, anche di più. E ora mi rendo conto, che di fedeltà ne ho sprecata anche troppa!! Ma le abitudini sono dure a morire e così sono uscito per andare al lavoro, alla solita ora per il turno mattutino.

Eppure, quella notte, mentre camminavo da ore col mio cane, in me è cambiato qualcosa; è stato come una molla che mi è scattata dentro. Maria, quando mi ha visto rientrare mi ha guardato in silenzio, preoccupata; ero uscito senza cellulare, senza macchina e rientravo all’alba. Nessuno dei due sulle prime ha detto nulla, ma lei in quel momento ha fatto l’unica cosa di cui avevo un estremo bisogno; mi ha abbracciato, forte e a lungo.

Ci consolammo a vicenda, non come fanno marito e moglie, ma come fanno due vecchi amici che ne hanno passate di ogni e che sanno che ne stanno per affrontare un’altra, forse la più difficile. Lei capiva. E io mi sento fortunato, perché c’è lei con me, e lei insieme a me sta scoprendo la causa di quello che mi sta succedendo, della confusione che ho dentro. Non sono solo; è importante. Importantissimo. Non so come farei senza Maria.

L’abbraccio che cambia tutto

Forse il mio cambiamento, il mio disorientamento, Maria lo capisce meglio di quanto lo capisco io stesso. Le sono immensamente grato per questo. Mi ha detto fin dall’inizio quello che volevo sentirmi dire e anche quella mattina le sue parole sono state come una medicina:

– Non ti preoccupare; qualunque cosa decidi di fare, sai che io sono con te. Ce la faremo! –

Dall'abbraccio, la forza

Il conforto di un’anima amica

Sulle prime non capivo bene cosa intendesse, ma quelle parole mi commossero profondamente e le accolsi come un dono preziosissimo; alleviarono la paura, l’incertezza e anche la confusione. Stavo diventando sentimentale e non era da me!! Tendevo a fare cose che non avevo mai fatto, a pensare in un modo che non avevo mai preso in considerazione.

Ed ero disorientato, ma era tardi e dovevo andare al lavoro…….. [ Credevi fosse finita? È appena cominciata.]

F.A.Q. Le mie domande

1.Che cos’è la Frode del Nome Legale?
La FRODE del NOME LEGALE consiste nella creazione, alla nascita, di una FINZIONE GIURIDICA (detta anche “UOMO DI PAGLIA”, rappresentata da COGNOME NOME in LETTERE MAIUSCOLE. Questa ENTITÀ FITTIZIA viene usata per attribuire obblighi e debiti all’individuo, inducendo eterna essenza incarnata in homo vivo a identificarsi con essa senza consenso consapevole. Così il SISTEMA CORPORATIVO esercita potere e giurisdizione in violazione della Legge Naturale e dell’Autodeterminazione.

2. Come e chi ha scoperto la Truffa del Nome Legale?

  • La FRODE del NOME LEGALE fu notificata, denunciata nel 2012-2013 tramite l’azione di ’OPPT1776 (One People’s Public Trust 1776), guidata da Heather Ann Tucci-Jarraf, Gli atti furono depositati presso il Registro PUBBLICO di WASHINGTON DC, secondo Uniform Commercial Code (UCC), dichiarando il pignoramento dell’intero SISTEMA CORPORATIVO COMMERCIALE, fondato su FINZIONE GIURIDICA e TRUST occulti.
  • Jordan Maxwell
    Jordan Maxwell fu uno dei primi divulgatori a collegare la FINZIONE GIURIDICA del NOME LEGALE con i concetti di diritto marittimo commerciale (Admiralty Law) e con il sistema di controllo fondato sulla lingua e i simboli. Le sue ricerche sulla simbologia legale e religiosa hanno ispirato generazioni di studiosi e attivisti.
  • Santos Bonacci
    Ricercatore australiano, ha approfondito la distinzione tra homo e PERSONA GIURIDICA, collegando le radici della FRODE al DIRITTO ECCLESIASTICO ROMANO e al TRUST PAPALE. Le sue conferenze, dense di riferimenti storici e linguistici, hanno avuto vasta risonanza internazionale.
  • Dean Clifford e il movimento “freeman on the land”
    Attivisti come Dean Clifford hanno contribuito a smascherare l’inganno giuridico della FINZIONE GIURIDICA, promuovendo l’educazione pubblica e presentando casi pratici e strategie di autodeterminazione contro l’imposizione della PERSONA LEGALE e dei suoi presunti obblighi.

3. Perché Vincenzo e Maria pensano che l’ente pubblico italiano è in realtà un’ AZIENDA PRIVATA?
Sebbene si presentino come “Enti Pubblici“, I GOVERNI attuali operano in realtà come CORPORAZIONI PRIVATE registrate nei mercati commerciali internazionali (come la SEC – Securities and Exchange Commission negli Stati Uniti D’America).

5. Che cos’è la SEC?
La SEC – Securities and Exchange Commission è un’AGENZIA FEDERALE degli STATI UNITI D’AMERICA, fondata nel 1934, incaricata di regolare e vigilare sui mercati finanziari e sugli strumenti di investimento, come azioni, obbligazioni e derivati. Il suo obiettivo dichiarato è garantire trasparenza, legalità e tutela degli investitori all’interno del SISTEMA COMMERCIALE CAPITALISTICO. Registra e controlla le società quotate in borsa, incluse le CORPORAZIONI COMMERCIALI PRIVATE e i GOVERNI registrati come emittenti.


Dì la tua. Fai la differenza.

Ti è mai capitato di sentirti preso in giro dal GOVERNO?
Raccontalo nei commenti. Ogni voce conta.

Condividi questa storia con chi pensi debba sapere.
Anche solo una persona può aprire gli occhi grazie a te.