Soveria Mannelli Carabinieri Abusano: uomini della COMPAGNIA DEI CARABINIERI di Soveria Mannelli commettono abuso di potere, omissione di atti d’ufficio e vessazioni su homo vivo tommaso deco’. Quanto state per leggere ha dell’inverosimile, coloro che dovrebbero proteggere il popolo proteggono LE CORPORAZIONI PRIVATE.

SOVERIA MANNELLI CARABINIERI ABUSANO

È il 7 maggio 2025, un mercoledì; sono le 9 del mattino ed è un giorno feriale come tanti. homo vivo tommaso decò viaggia  su una Peugeot 2008 bianca, lungo una strada di Soveria Mannelli, un Comune di circa 2.700 abitanti in Provincia di Catanzaro. La Peugeot di tommaso procede lungo le vie del paese, mentre tutt’attorno la primavera sta dando il meglio di sé. Quella mattina si deve recare a dare collaborazione presso una struttura ricettiva della zona, ma non ha fretta; viaggia con calma e si gode la bella giornata.

Lungo il percorso, ad un certo punto, dal lato destro della carreggiata vede spuntare una paletta dei CARABINIERI; rallenta. Si trova esattamente lungo il tratto di strada antistante il piazzale della Caserma della COMPAGNIA DEI CARABINIERI di Soveria Mannelli.

Compagnia Carabinieri Soveria mannelli

tommaso sulle prime rimane un po’ stupito, perché capisce che quello non è un posto di blocco; semplicemente i due carabinieri che lo hanno visto arrivare da lontano mentre si trovavano nell’area della Caserma, mettono fuori la paletta e lo fermano. Lui procede già lentamente e seguendo l’indicazione del Carabiniere armato e in divisa, accosta la Peugeot davanti alla Caserma, sulla destra della carreggiata.

I carabinieri che lo fermano sono in due, entrambi armati e uno di loro si accosta al finestrino anteriore sinistro della Peugeot, dove tommaso è al volante. tommaso sospira un po’, perché l’ultima volta che lo hanno fermato, è stato pochi giorni prima; e prima ancora è successo nell’estate del 2024. Si ricorda bene di aver già perso due ore ad attendere le pratiche burocratiche dei facenti funzione, proprio lì, in quella Caserma. Si chiede se la vaga sensazione che sta provando di essere stalkerato, sia solo una sua impressione, o se è un fatto reale.

Scaccia il pensiero, perché non vuole essere in pregiudizio; forse lo fermano solo per dirgli che hanno capito, che si scusano per gli errori commessi in precedenza, che finalmente hanno preso atto della situazione. tommaso scaccia il pregiudizio e cerca di essere fiducioso, insomma.

Atto primo Soveria Mannelli Carabinieri Abusano

Pigia il tasto e tira giù il finestrino, giusto il necessario per poter parlare con il carabiniere che si è accostato alla macchina. Le speranze di tommaso si frantumano poco dopo, perché il carabiniere esordisce con: “Documenti per cortesia…”. tommaso spiega ai carabinieri quello che da tempo è diventato quasi un mantra, per lui; riferisce che lui è un homo giuridicamente vivo, autodeterminato, nome e cognome scritto tutto in minuscolo, e ribadisce quanto comunicato con le PEC ufficiali a tutte le forze dell’ordine e agli organi interessati della CORPORAZIONE PRIVATA KINGDOM OF lTALY, alias REPUBLIC OF ITALY, alias ITALY REPUBLIC OF, alias REPVBBLICA ITALIANA, alias REPUBBLICA ITALIANA, chiusa preclusa e pignorata da procedura OPPT1776.

Loro lo guardano in silenzio; il tempo sembra essersi fermato e tommaso continua; dice che lui è tommaso decò, homo vivo, fa parte del Popolo degli autodeterminati del Noi è Io sono One People I AM La Nazione e contemporanemante mostra ai Carabinieri il suo Documento di Entità: l’Universal Pass (UP).

Uno dei due carabinieri prende il documento e fa una smorfia che tommaso conosce bene. Sospira, per l’ennesima volta; tommaso si sente dire che quello non è un documento valido, per loro. “Ecco, ci risiamo…”, pensa tommaso: “Ma è possibile che non si siano ancora informati, che non abbiano ancora aggiornato i dati?! Hanno avuto tutto il tempo per farlo!” tommaso cerca la pazienza, da qualche parte, lì in fondo al suo animo. Ne ha già avuta tanta. Oramai è abituato all’atteggiamento di sufficienza dei carabinieri.

Con l’intento di chiarire per l’ennesima volta ai carabinieri che lui è in perfetta buona fede e sta agendo legittimamente e in Legge Universale e Naturale Superiore, tommaso tenta anche di consegnare ai due, la dichiarazione di entità e abilità con firma dei testimoni che confermano la veridicità del contenuto del documento Universal Pass e confermano le sue ablità a viaggiare. “Se lo leggessero…” pensa tommaso, “…capirebbero che stanno commettendo dei gravi abusi!”, ma i facenti funzione carabinieri ribadiscono senza leggere e senza alcuna informazione giuridica e legale che quello per loro è un documento non valido.

tommaso allora spiega con calma che quelli che lui sta mostrando sono documenti assolutamente legali, validi, legittimi e in forza di legge e che è loro dovere prenderne visione inserendo il tutto negli atti. I due carabinieri, pur essendo stati edotti più volte in precedenza, anche mediante PEC certificata, della condizione di homo vivo di tommaso decò, gli chiedono invece i documenti di identificazione rilasciati dalla CORPORAZIONE PRIVATA KINGDOM OF lTALY, alias REPUBLIC OF ITALY, alias ITALY REPUBLIC OF, alias REPVBBLICA ITALIANA, alias REPUBBLICA ITALIANA, chiusa preclusa e pignorata da procedura OPPT1776 fin dal 2013, quindi chiedono documenti nulli e senza alcun valore.

A tommaso cadono le braccia, perché si trova di fronte a due Facenti Funzione che dimostrano palesemente di non conoscere la Legge e questi si ostinano a ribadire che ritengono i documenti presentati da tommaso come “non validi”. A tommaso sembra di rivere l’Odissea dell’estate scorsa! “Ma è possibile che questi in quasi un anno di tempo non si siano mai presi la briga di aggiornarsi?!” si chiede.

tommaso lo sa bene: attuando quell’atteggiamento i due carabinieri commettono un reato punibile anche dalle norme del loro Codice Penale, perché cercano di fare identificare un homo vivo in una finzione giuridica, un costrutto giuridico inesistente, pur di ottenere un vantaggio.

Sì, tommaso sa bene queste cose, perché autodeterminarsi significa essere consapevoli e conoscere bene la materia giuridica, ma i due carabinieri pare di no; o forse fingono di non sapere, perché in fin dei conti, questa sarebbe la base del loro mestiere e quelle cose le dovrebbero sapere bene!

Ma tommaso non vuole mettere in campo pensieri negativi, perché pensa: “Se loro sanno come stanno le cose e si ostinano ad agire in disonore, la questione sarebbe ancora più grave, perché il reato sarebbe intenzionale e non solo dettato dall’ignoranza!” … e quindi concede loro il beneficio del dubbio, ancora, come se si aspettasse che da un momento all’altro si svegliassero e gli dicessero che hanno capito, hanno studiato e che finalmente si prendono la responsabilità del loro ruolo. Ma niente… non accade questo in quel mercoledì di primavera.

Atto Secondo Soveria Mannelli Carabinieri Abusano

I due carabinieri non sembrano per nulla consapevoli e tanto meno informati. tommaso sa anche che stanno commettendo il reato di “Rifiuto di atti d’ufficio”, impedendogli di produrre la documentazione necessaria affinché possa chiarire la sua posizione. E’ un po’ come quando un suicida si rifiuta di voler sentire ragioni mentre si sta buttando da un ponte, mentre qualcuno gli spiega perché, in realtà, è proprio bello vivere; l’atteggiamento Omertoso e di chiusura dei CARABINIERI di Soveria Mannelli è più o meno lo stesso, pensa tommaso.

Sì, è un atteggiamento autolesionista il loro, perché quei due carabinieri non si rendono conto che stanno agendo in frode e per conto di un ente privato che non esiste più; prima o poi pagherano le conseguenze di quello che Dante definì il male peggiore, degno dell’ultimo girone infernale, ovvero l’ignavia. E allora lui, tommaso, viene zittito con fare autoritario e vengono ignorati i documenti che più volte prova a consegnare direttamente ai due carabinieri.

La richiesta di documenti corporativi, poi, assume carattere pesantemente vessatorio. tommaso non riesce a capire; non esiste alcun capo di imputazione a suo carico, nessun ordine di arresto e nessun fermo, eppure entrambi i carabinieri si prodigano a vessarlo, chiedendogli i documenti emanati in frode da una Corporazione preclusa e pignorata dal 2013.

Il dubbio che i due non siano propriamente in buona fede si fa strada nella sua mente, perché altrimenti che senso avrebbe tutto quell’accanimento?! tommaso nega con fermezza il consenso e ribadisce che quelli che lui ha mostrato sono gli unici documenti che lui può e intende produrre da homo vivo, perché i documenti che loro pretendono che lui esibisca sono nulli e annullati dall’azione O.P.P.T. 1776 e non gli appartengono.

I due carabinieri a questo punto intimano con tono autoritario a tommaso di scendere dalla macchina. “Ecco, ci siamo…” pensa tommaso. “Un’altra giornata persa!!” Gli contestano a voce che la Peugeot sulla quale viaggia è priva di revisione; insistono che non può viaggiare perché è privo di documenti della Corporazione (patente di guida, libretto di circolazione ecc…).

tommaso, si sente vessato, perseguitato, ma scende dalla macchina con l’intenzione di collaborare, parlare con i facenti funzione e fare loro comprendere che stanno commettendo dei gravi reati ai danni di homo vivo, ma viene nuovamente zittito. I due carabinieri stanno aggravando così il reato di abuso e omissione di atti d’ufficio.

Sentito il loro COMANDANTE al telefono, i due facenti funzione convocano tommaso all’interno della caserma di Soveria Mannelli, in Via Commendatore Rosario Rubettino, 62 . tommaso guarda quella struttura mentre entra; non pensava di doverci ritornare e sempre e ancora per gli stessi motivi! L’opera di vessazione reiterata da parte dei carabinieri fa sentire tommaso perseguitato e si trova suo malgrado a dover ripetere la pessima esperienza di qualche tempo prima.

Fra sé e sé si chiede perché quegli uomini si rifiutano di informarsi, di aggiornarsi e di rendersi conto che stanno commettendo un abuso dopo l’altro ai danni di un homo vivo, aborigeno, indigeno ancestrale, autodeterminato e perfettamente in onore. Loro, che teoricamente hanno *giurato di difendere il Popolo, non fanno altro che vessare e intimidire. Secondo la sua logica di uomo in onore, tutto quello che sta vivendo non ha alcun senso!!

* per esteso, non hanno giurato di difendere il popolo, difendono solo la CORPORAZIONE PRIVATA e la COSTITUZIONE ITALIANA, che vedremo in seguito non essere mai stata ratificata dal PARLAMENTO..

Atto Terzo Soveria Mannelli Carabinieri Abusano, il CARRO ATTREZZI

A questo punto, non ottenendo i documenti della Corporazione da tommaso, i carabinieri lo minacciano dicendogli che avrebbero chiamato il carro attrezzi per il sequestro dell’automezzo del quale lui è custode, perché è privo di revisione e perché non ha fornito loro la patente della Corporazione. tommaso rimane sbalordito! “Perché sequestrare una macchina che non è nemmeno più iscritta al Pubblico registro Automobilistico della Corporazione?!! Non lo possono fare!!” pensa.

Tenta nuovamente di spiegare che stanno sbagliando e stanno commettendo dei reati gravissimi, ma il Comandante della Stazione dei Carabinieri di soveria Mannelli insiste con le minacce e intima a tommaso di sedersi e di stare zitto, perché altrimenti lo avrebbe arrestato e messo in cella per 24 ore! Assurdo… tommaso si siede, perché comprende che non ha a che fare solo con gli ignavi di cui Dante parla nella sua Divina Commedia, ma pure con i bruti, quelli della peggior specie, quelli che non sanno capire e vedere e agiscono in funzione delle armi che si portano appresso.

A tommaso è stato quindi impedito di esercitare i suoi diritti, di dimostrare come stanno realmente le cose, di consegnare i documenti a sua difesa ed è stato minacciato di arresto senza alcun motivo. Lo sconforto e il senso di impotenza però non prevalgono; tommaso rimane sereno, perché sa che è nel giusto e che il suo essere lì in quel posto è un errore, un enorme malinteso tenuto in piedi dall’ignoranza di quei bruti danteschi e di una serie di altri uomini e donne ignavi che si rifiutano di prendere atto di una Verità inconfutabile. Si guarda attorno e pensa: “Allora questo è l’inferno, quello vero!! E Dante è di questo che parlava!”

Sono le dieci e quindici e tommaso viene lasciato solo in quella sala d’attesa dalle pareti bianche e spoglie, dove gente in borghese e in divisa appare e scompare, passandogli davanti con indifferenza; le famose sale d’attesa, sì..dove il Popolo viene lasciato ad attendere chissà chi e chissà cosa, senza alcun rispetto del proprio tempo, senza alcun rispetto per gli impegni presi, come se l’obiettivo fosse solo quello di svilire e annullare… tommaso si potrebbe sentire umiliato e sconfortato in quella situazione, ma non è da lui! Non si scoraggia e chiama la Sovranità dell’Ordine del Noi è Io sono La Nazione per avere sostegno on line.

Il Popolo risponde subito, come sempre, e si apre un collegamento per un’assemblea dal vivo, a testimonianza di quello che sta accadendo e per dare supporto a tommaso. Da questo momento in poi tommaso riprende ogni azione dei carabinieri con il suo telefonino e le immagini e l’audio di quanto sta accadendo vengono visti e sentiti in tempo reale dai testimoni giurati del Popolo della Nazione One People I Am. Tutto viene registrato e seguito in diretta, da più di 100 homines vivi, pubblici ufficiali e testimoni giurati.

I facenti funzione che hanno fermato tommaso si chiudono in uno degli uffici della caserma. tommaso è lì in quella classica e asettica saletta d’attesa e riprende tutto; si guarda attorno e pensa che le strutture pubbliche di questo Paese sono costruite da menti che prediligono il brutto e lo sciatto e sono utilizzate dal sistema corporativo per fare sentire chi vi entra come un numero qualsiasi; un qualche cosa di impersonale, che si annulla nel nulla della mediocrità anche architettonica.

I carabinieri presenti in caserma si rendono conto che tommaso sta riprendendo e registrando tutto con il suo telefonino e gli dicono che non lo può fare; lui risponde con tono fermo, ma educato che invece può farlo, eccome! Perché si trova in un posto  pubblico e loro, i carabinieri, stanno agendo in disonore. tommaso chiede anche se si trova in stato di arresto o di fermo; un carabiniere della caserma gli risponde di no, perché non c’è motivo.

tommaso a questo punto chiede se può andarsene, perchè ne ha avuto abbastanza. Vuole proseguire la sua giornata, come è suo diritto fare!! Gli viene detto che i colleghi stanno redigendo il verbale amministrativo e che glielo devono consegnare, quindi deve aspettare. tommaso ribadisce che il verbale viene redatto a nome di una finzione giuridica che non è lui. E mentre lo dice, guarda il carabiniere che gli sta parlando e dall’espressione che fa, capisce… e pensa: “L’imbruttimento degli animi dilaga ovunque, qui… sono circondato da personaggi danteschi! ”

tommaso riferisce al Popolo testimone che è stato fermato dai carabinieri di quella caserma anche il primo maggio, pochi giorni prima, e che ci sono volute due ore prima che lo lasciassero ripartire. Riferisce che anche l’estate scorsa (2024) era stato fermato da una pattuglia di carabinieri della stessa caserma e che quella mattina del 7 maggio 2025 è stato fermato nuovamente da uno dei due facenti funzione che lo avevano fermato in precedenza, perché questi aveva riconosciuto la macchina in sua custodia.

Nel frattempo il Popolo, solidale, attivo, organizzato e presente come sempre, prepara le PEC da inviare ai facenti funzione e agli organi della Corporazione per denunciare gli abusi vessatori gravissimi e ingiustificati che si stanno perpetrando presso la caserma di Soveria Mannelli ai danni dell’homo vivo tommaso decò. La Peugeot 2008 nel frattempo è parcheggiata di fronte alla caserma dei carabinieri dove si trova tommaso.

I due carabinieri che hanno fermato tommaso escono finalmente dal loro antro, ovvero dall’ufficio dove sono stati rinchiusi per quasi un’ora per redigere un semplice verbale amministrativo e gli chiedono se vuole fare delle dichiarazioni da apporre al verbale. tommaso ribadisce che non è lui la finzione giuridica che stanno cercando, che non è lui quello e che non intende fare nessuna dichiarazione; rende noto ai due carabinieri che stanno compilando il verbale amministrativo, che seguiranno comunicazioni e notifiche da parte del Popolo del Noi  Io Sono La Nazione, visto che è la seconda volta che agiscono in quel modo nei suoi confronti.

Rende noto anche che la Italy Republic of per la quale loro stanno lavorando è una CORPORAZIONE PRIVATA in parvenza di Stato iscritta alla SEC. Ma loro, niente. O non sentono, o non capiscono… o entrambe le cose… o sono semplicemente ignavi, appunto.

La scena si sposta ora all’esterno della Caserma. E’ stato comunicato a tommaso che avrebbero sequestrato la Peugeot 2008 della quale lui è custode; lui chiede ai due carabinieri se, quindi, la stanno rubando. Loro lo guardano straniti; qualcuno abbassa gli occhi… Gli viene detto che la macchina è sottoposta a fermo e non la stanno rubando; tommaso dice che non può essere sottoposta a fermo, perché è fuori dallo loro giurisdizione.

Ma i carabinieri fingono di non capire e comunicano a tommaso che l’auto sarebbe stata portata via da un carro attrezzi. Il Popolo suggerisce a tommaso di entrare in macchina, ma lui sceglie di non farlo. Il Popolo suggerisce a tommaso di rendere edotto l’operatore del carro attrezzi CIMINO AUTO di Soveria Mannelli che si sta rendendo complice di furto e di farsi dire come si chiama.

Sì, perché chiunque può rifiutarsi di agire in disonore, soprattutto in un caso simile. Ma l’operaio continua il suo lavoro, ignorando le parole di tommaso. Il Popolo invia le comunicazioni e le notifiche a sostegno di tommaso via pec. Anche e ovviamente alla Caserma stessa dove si trova tommaso, in modo che si rendano conto degli abusi che stanno commettendo.

Nel frattempo, tommaso riferisce al popolo che il carro attrezzi ha dei problemi e sembra non funzionare. A volte succede che gli eventi si allineino con le volontà di chi li sta creando e, nel dubbio, consente delle finestre temporali che permettono di prendere tempo, per capire che cosa è meglio fare. Così opera la Legge.

Ora due carabinieri si mettono di fronte al cofano della Peugeot 2008 e un terzo carabiniere chiede a tommaso di aprire la macchina; lui dice di no, che la macchina resta chiusa. Il carabiniere risponde che va bene e chiede a tommaso se gli consegna le chiavi. tommaso risponde di no. Il Popolo suggerisce a tommaso di riferire ai carabinieri che c’è una denuncia che li riguarda e che il popolo l’ha spedita alla Guardia di Finanza; rammenta anche che le pec di notifica da parte del Popolo gli stanno arrivando.

I carabinieri rispondono con sufficienza e chiedono nuovamente se tommaso gli consegna le chiavi della Peugeot 2008; lui dice di no. Tre carabinieri rientrano in caserma, mentre un quarto rimane davanti al cofano della Peugeot 2008. Nel frattempo tommaso riferisce al popolo che il carro attrezzi se n’è andato, perché non funziona e allora il popolo gli suggerisce di salire in macchina e andarsene. Lui decide di rimanere.

Il Popolo chiede di poter parlare al carabiniere fermo davanti alla Peugeot, ma lui si rifiuta. Esce un altro carabiniere dalla caserma; ora sono in due. Il Popolo riferisce ai due carabinieri che tommaso decò ora sale in macchina e se ne va, visto che ha il diritto di farlo e visto che loro non hanno giurisdizione su homo vivo e in seguito saranno loro, i facenti funzione, a riferirsi alle sedi opportune. Il Popolo ribadisce che non ci sono capi di accusa, non ci sono fermi, quindi tommaso può andare.

tommaso riferisce che non può prendere sotto il carabiniere che si trova davanti alla macchina e andare via. Il Popolo dice che però può salire in auto. tommaso ribadisce che poi loro (i carabinieri) hanno un pretesto per attivare delle azioni in forza di autorità e lo vuole evitare. Il Popolo appoggia qualsiasi decisione tommaso voglia prendere.

Un altro carabiniere si mette davanti alla Peugeot e il Popolo chiede di potergli parlare. Si ribadisce al carabiniere fermo davanti alla macchina che tommaso deve poter ripartire e il carabiniere risponde che lo può fare, ma a piedi, perché la macchina è sotto sequestro. Allora il Popolo spiega che i facenti funzione devono aggiornare i dati, perché la macchina di tommaso non è più nel Pubblico Registro Automobilistico. Il carabiniere risponde: “Grazie del consiglio…” Il Popolo replica dicendogli che non è un consiglio, che sta parlando con un Pubblico Ufficiale e che quel che gli è stato detto è Legge.

Nel frattempo arriva un altro carro attrezzi e il carabiniere si sposta. Il Popolo suggerisce a tommaso di comunicare al conducente del carro attrezzi che sta rubando una macchina con la complicità di una banda armata vestita da facente funzione carabiniere. Tommaso comunica al conducente del carro attrezzi che sta rubando una macchina rendendosi complice.

Cimino carrozzeria soveria mannelli

Il Popolo suggerisce a tommaso di notificare anche la fattura di dieci miliardi al conducente del carro attrezzi e a tutti i facenti funzione intervenuti. Nel frattempo l’uomo comincia a spostare la Peugeot sul carro attrezzi. Si ribadisce che il tutto sta avvenendo sotto gli occhi di più di cento testimoni del Popolo. tommaso osserva: i carabinieri guardano la Peugeot che viene caricata come se avessero raggiunto il loro scopo e l’operaio si muove con solerzia … tommaso pensa: “Fatti non fosse per viver come bruti… eppure, qui, i bruti brulicano come le formiche in un formicaio.”

tommaso riprende la targa del carro attrezzi (BB206SN); gli servirà per le denunce del caso.  Riprende anche l’insegna con i numeri di telefono apposti sullo sportello del carro attrezzi. Tutto viene registrato in diretta e reso pubblico. tommaso consegna le chiavi all’operaio del carro attrezzi per evitare che vengano fatti danni alla macchina. Tutto avviene in pochi minuti, ora. Il Popolo sconsiglia la consegna delle chiavi, perché altrimenti non si tratta più di furto, ma tommaso decide di consegnarle comunque per spostare la Peugeot sul carro attrezzi ed evitare che la danneggiassero.

Il carabiniere consiglia a tommaso di consegnare loro le chiavi, per evitare di fare danni scaricando la macchina dal carro attrezzi. Il carro attrezzi parte con la Peugeot 2008 a bordo. Il Popolo consiglia a tommaso di fare una denuncia di furto direttamente ai carabinieri della Caserma. Questi non rispondono e se ne vanno, dicendogli che per loro, lui può andare. Il Popolo consiglia tommaso di fare denuncia in una altra caserma. tommaso dice al Popolo che adesso seguiranno tutte le azioni del caso.

APPROFONDIMENTI UTILI:

“Cito e disconosco”
1) Articolo 10 della Costituzione Italiana
Cit. […] L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. […]

2) Sentenza n. 48 del 1979, conosciuta anche come Sentenza Russel
Cit. […] “Occorre comunque affermare, più in generale, per quanto attiene alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute che venissero ad esistenza dopo l’entrata in vigore della Costituzione, che il meccanismo di adeguamento automatico previsto dall’art. 10 Cost. non potrà in alcun modo consentire la violazione dei principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale, operando in un sistema costituzionale che ha i suoi cardini nella sovranità popolare e nella rigidità della Costituzione (art. 1, secondo comma e Titolo VI della Costituzione). “ […]

3) Il 1º gennaio 1948 entro’ in vigore la Costituzione ITALIANA, e,

4) La Repubblica Italiana è una corporazione Privata iscritta nella SEC nel 1934, nel registro
pubblico di aziende private, dove sono disciplinate dal Codice Uniforme del Commercio, UCC,
Nata nel 1892, quindi l’hanno per forza di cose riconosciuta!!!

5) Storia del Codice Del Commercio:

  • La Uniform Law Commission fu costituita nel 1892, e,
  • La Legge sugli strumenti negoziabili uniformi fu approvata nel 1896, e,
  • Nel 1906 fu approvata La Uniform Sales Act e l’Uniform Warehouse Receipts Act, e,
  • Nel 1909 fu approvata l’Uniform Bills of Lading Act e l’Uniform Stock Transfer Act, e,
  • Nel 1918 fu approvata l’Uniform Conditional Sales Act, e,
  • Nel 1940 la Uniform Law Commission (ULC) redige un codice completo per tutte le transazioni commerciali, e,
  • Nel 1942, la Uniform Law Commission (ULC) e l’American Law Institute (ALI) si unirono in una partnership che metteva tutte le componenti leggi commerciali insieme in un Codice commerciale uniforme completo, e,
  • Nel 1951 fu accettata dagli stati (da non confondere con emanato), agli stati per la loro considerazione nel 1951, e,

6) Tutti i paradigmi giuridici, qualunque sia la forma con cui si affermano, SOGGIACCIONO (lo affermano esplicitamente nelle loro premesse) ad una regola basilare, fondamentale, sine qua non. Ovvero : NESSUNA norma può essere contraria alla Legge Universale/Naturale. Le norme contemplate da QUALUNQUE paradigma giuridico CESSANO di essere legali allorquando INFRANGONO IL DIRITTO NATURALE.


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